martedì 24 dicembre 2013

Non un pippone a caso. Il Pippone della Vigilia.

Premesse: è la vigilia di Natale, sono a casa dei miei a Lucignano (Ar). Sono usciti per la messa di Natale. Mio fratello è dalla fidanzata. A casa siamo io, una cagna, il fuoco acceso, i panni finalmente profumati dopo mesi di vita fiorentina all'insegna del "vabbè non puzza così tanto, lo rimetto" e ovviamente la televisione con "Una poltrona per due". 

Allora mi guardo la Home di Facebook per quella ventina di minuti buona (come fate sempre anche voi eh) e mi monta quella sensazione spiacevole: pippone o non pippone? Alla fine ha vinto il pippone e pippone sia. 

Siete liberi di riprendere a guardare la Home di Facebook quando volete. E' un pippone enorme e quasi da galera se si considera che viene scritto la notte di Natale.

(Il nostro eroe si rimbocca le maniche e solca la tastiera)
Vorrei partire con "Allora...", ma non si dice (!). Ma però io parto con "Allora...". Si ho scritto "Ma però". Il pippone è mio e lo scrivo come mi pare. 

Allora. Dei 358 giorni che precedono quello di domani, non ce n'è stato uno, e dico uno, passato senza che dalla mia bocca (o dalla bocca dei miei compagni di viaggio) uscissero le parole Psicologo, psicologia, associate alle formule "quel cazzo di...", "ma porca la troia", "ma come cazzo gli è venuto in mente" e altre che la Vigilia di Natale è bene non riportare. 
Fin qui tutto bene. Anche perchè fossimo studenti di ingegneria sarebbe grave, ma siamo studenti di Psicologia e allora ci è venuto di parlarne spesso. 

Negli ultimi giorni si sono tenute le elezioni per il rinnovo dell'Ordine degli Psicologi della Toscana. Aventi diritto al voto 5300. Votanti 965. Quorum superato di un soffio all'ultimo istante. 
I candidati erano in totale 53. Alcuni a gruppi di 9 sotto la stessa lista. Altri a gruppi di 9 di nascosto. Alcuni per contro proprio. 

C'era qualche programma francamente discutibile. Ma non per il contenuto eh. Per l'inconsistenza, l'assenza, nada, niente. "Ciao sono ****** e lavorerò per un Ordine migliore"...
E te sei lì che scorri la pagina e... niente. Non c'è scrittto altro. Manco il punto. Ma vabbè. Sarà da qualche altra parte.Macchè. 

"Ma si, dai. Basta con i volumi di politica per giustificare una crocetta. Unn'hai visto che ora la politica è fluida? Anche quella nazionale! Guarda Renzi per esempio!"
Si infatti, proprio fluida, come l'acqua. Manco con le mani la puoi prendere. Figuriamoci osservare, criticare, approfondire.

Di fatto chi non ha presentato il programma è andato così così. Quindi ok. Però, dico io, almeno due righe, dico due, con un'idea... ma anche una strullata... "penne gratis per tutti i consiglieri"! Mica di più. Vabbè. 

Torniamo al dato. Quorum, come ho detto, raggiunto al fotofinish. Sennò c'erano sei mesi di commissariamento del consiglio (ordinaria amministrazione) e poi si riandava alle elezioni. Chi prende di più vince. Senza Quorum cazzi e mazzi. 
...forse forse ci (vi) è andata bene. 

Ma come mai questa scarsa affluenza? Forse la Psicologia in Toscana è talmente priva di problematiche e funziona così bene, che gli iscritti non percepiscono la necessità di votare? 
"Tanto, anche questi novi saranno bravi come quelli prima. St'Ordine vacchè na'meraviglia".
Mi dicono che non è così. Allora è il contrario. Tanto grave è la situazione che questo basta per starsene a casa piuttosto che presentarsi all'appuntamento elettorale? 
"Guarda che potevano anche votare da casa tramite posta!"
Ah. Pure. 
E allora come mai così pochi?

Tu che leggi. Perchè non sei andato a votare?
"Ma io so studente come te, 'azzo voi?"
Ah scusa. E te invece?
"Io so psicologa".
E ci sei andata a votare?
"Si"
Ohh brava! E te lo posso chiedere per chi hai votato?
"Si si tranquillo, anzi, ne vado fiera. Ho votato per Civati..."

Forse il problema è questo. Non si sa nemmeno di cosa si sta parlando. E questa inconsapevolezza va ad aggiungersi alla sfiducia che c'è verso tutto quello che ha a che fare con la politica. Che sia nazionale, studentesca, o come in questo caso professionale o ordinistica. 

E allora succede che ogni quattro anni, 'na cinquantina di psicologi, che tanto unn'avrebbero da fare perchè non lavorano, chi in gruppo, chi per sè, chi portando qualcosa di docente, chi portando solo l'appetito, si candidano e alla fine vince chi conosce più gente. 
Avete presente le mail "inoltro per conoscenza". Ecco, per gli psicologi toscani anche quest'anno è stato un "la/lo voto per conoscenza". Fine. 
Non ci sono i numeri per legittimare un'idea, una proposta, un cavolo di principio. 
I numeri non ci sono perchè oltre alla sfiducia che si diceva prima, c'è tanta confusione, tanti conflitti mai risolti tra psicologi e psicologi, psicologi e altri nuovi professionisti non ordinati. La guerra tra poveri, che ogni quattro anni viene sublimata da 500 persone che vanno a votare perchè "oh lo sai, cosino lì, mmmm, come si chiamava. Quelloooo bravo. Nsomma, si candida all'Ordine. Il mio voto di simpatia lo prende". 

Simpatia su simpatia, empatici su empatici, alla fine viene sempre fuori un consiglio nuovo, con le stesse incongruenze normative di cui ho parlato altre volte, legittimato da un voto simpatico, appunto, a volte antipatico (perchè si vota anche l'avversario di quello che ci sta antipatico eh). 

"Si ma allora che si fa?"
Allora che si fa? 

Si decentralizza il potere del consiglio dell'ordine.
Si fa una campagna di quattro anni con i tanti soldini dell'ordine per informare utenti e iscritti stessi di come funziona nel territorio la figura professionale e di come potrebbe funzionare meglio.
Si spiega ai direttori delle Scuole di Psicoterapia cosa significa Psicologia e cosa significa Psicoterapia. 
Si inizia ad entrare all'Università e si sente sti benedetti studenti di psicologia se c'hanno qualche bizza giovanile intelligente. 
Si riguarda tutto il regolamento dei tirocini e dell'esame di stato. 
Si smette di fare la guerra agli educatori, ai counselor e agli psichiatri e si inizia a pensare che forse il nemico ce lo abbiamo in casa. 
Si convenzionano borse di studio, dottorati, cooperative, associazioni e tutto quello che può creare occupazione in ambito psi. 
Si rende l'iscrizione all'albo gratuita finchè la tassa non diviene sostenibile. 
Si smette di stare negli studi a giocare a CandyCrush e si va per strada.
E via e via. 
Ecco che si fa. 

Allora e solo allora, forse, le elezioni per il rinnovo dell'ordine avranno senso. Perchè nel fare tutto quel popo' di roba, un po' di partecipazione in più ci sarà stata e perchè magari, gli psicologi giovani e vecchi, un po' più empowerizzati si potranno sentire. 
Allora e solo allora, non vincerà più una persona, un gruppo o una faccia simpatica. Vincerà un orientamente politico, non so quale e di che tipo, ma almeno vincerà un principio, un'idea. 

In bocca al lupo ai nuovi membri del consiglio.
Buone feste a tutti quanti. Anche a chi ha votato Civati. 





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