venerdì 9 agosto 2013

Diario di un Kangoo Blu BZ040RA

Sono un Renault Kangoo. Mi sono immatricolato nel 2001. Sono blu scuro e molto spazioso. Interni in fantasia grigia strana. Sono un diesel millennove. Cinque porte, quelle posteriori a scorrimento. Oggi mi sono rotto il motorino di avviamento, quindi o resto sempre in moto, oppure devo essere spinto per essere acceso. Sono come un uomo attaccato ad una macchina, ma la macchina sono io. 


Sono tra le auto meno aerodinamiche mai costruite. L'aria si scontra sulla mia alta struttura e così mi rende simile ad un aereo al decollo per il rumore che produco. Per alcuni non sono nemmeno così bello da vedere, ma per chi mi conosce sono estremamente comodo. Chi viene da me trasportato per la prima volta solitamente esclama "che macchina!". 


Dopo 12 anni e 185.000 km sono ancora convinto di poter dare ancora qualcosa. Non ho mai fatto la Salerno-Reggio Calabria e questo basta come motivazione a tener duro. 
E' anche vero però che in dodici anni di strade ne ho fatte: Croazia, Sardgna e le Dolomiti. 
Ho caricato casse di alcolici, famiglie intere, animali, biciclette, impianti per concerti, numeri di persone sopra il consentito.

Ho perso cerchioni sulla E45, sono precipitato in un campo lungo una strada della Val d'Orcia (nella foto). Ho battuto parafanghi su parafanghi laddove i parcheggi erano difficili e improbabili (vista anche la mia mole). 

Non posso credere di essere oggi parcheggiato in uno squallido centro riparazioni Renault, tra una vecchia Clio e un'altra carcassa. Sto morendo lo so, ma prima che ciò accada tornerò a casa. L'ho promesso.
Non sarò certo elegante o sportivo, ma sono sempre stato fedele. Ho ancora qualche chilometro da calcare fin quando decideranno di sostituirmi; magari chi verrà dopo sarà simile a me, ma loro sanno che come me non ci sarà più nessun'altro. 

Kangoo BZ040RA


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