E' di qualche ora la notizia che ha fatto luce su uno dei maggiori interrogativi della storia del mondo occidentale e non solo: alcuni ricercatori dell'UBAR (Università di Bagno a Ripoli) hanno finalmente scoperto l'ingrediente segreto della coca-cola. La cosa più strana è che stavano cercando tutt'altro; "stavamo cercando la spiegazione al perché le battute dei comici di Colorado Cafè provocano ilarità nei (anche questi inspiegabili) fan del programma di Italia Uno" spiega Aldo Caccona, responsabile della ricerca in questione "ma poi tutto è andato in un'altra direzione". Sembra infatti che nel sommisitrare alcuni test al campione sperimantale, i ricercatori abbiano inavvertitamente fatto cadere qualche goccia di coca-cola sopra le carte protocollari dell'esperimento, andando a coprire la sezione dedicata alle autorizzazioni per poter agire nel rispetto delle norme deontologiche (?) e nel rispetto dei diritti del consumatore (?). "In pratica, la Coca-cola che accompagnava il mio pranzo (un panino con la porchetta acquistato dal buon venditore di fiducia), è inavvertitamente caduta sui fogli, e l'effetto che si è presentato ai nostri occhi è stato soprendente" dice Caccona, "laddove era posta la firma del dirigente, la sostanza ha creato una macchia alquanto bizzarra per forma ed odore". Il responsabile ricercatore (che non è altra cosa rispetto al ricercatore responsabile) ha descritto la macchia in questione come una figura composta da due circonferenze e da un ovale piuttosto allungato che ha indignato la comunità dei RVEC (ricercatori vegani e cattolici) che stanno facendo di tutto per invalidare la stramba metodologia in questione.
Intanto però, l'opinione pubblica e scientifica è letteralmente impazzita. Caccona si è ritirato in un bunker sicuro e (cosa che rende questo articolo praticamente inutile) ha promesso di non rivelare cosa hanno evidenziato gli studi condotti su Paint una volta scannerizzata, copiata ed incollata l'immagine fallica in questione contenente la risposta all'arcano mistero dell'ingrediente segreto della Coca-cola.
Voci di corridoio lo danno già per morto, ucciso probabilmente dagli stessi che uccisero l'uomo ragno, ovvero "forse quelli della mala forse la pubblicità". D'altronde, rimane sempre "uno sgarro a qualche industria di caffè(ina)".
Non lo sapremo mai, data l'impossibilità di riproporre le stesse condizioni sperimentali prima descritte (un po' perchè i fan di colorado non sono poi così tanti e un po' perché la UBAR è diventata oggi un museo di "cose che potevano andare meglio"). Rassegnamoci.
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