Oggi (5 agosto) la nota nuotatrice italiana compie 25 anni. Gli italiani la conoscono da cinque o sei ed è il tempo necessario affinchè potessi avere un'opinione personale su di lei (al di là del talento che manifesta in acqua, che rimane l'unico competitivo all'interno del panorama femminile italiano). Mi ci è voluto così tanto tempo perchè ogni volta che tendeva a rimanermi antipatica, all'improvviso strappava un podio mondiale e tornava nelle mie grazie.
Avanti così fino agli ultimi mondiali di Barcellona: la sua decisione di partecipare anche ai 200 stile libero (gara di esordio nel panorama olimpico e mondiale) oltre che nei 200 dorso, nonostante dice lei "non l'ho preparata, la faccio per divertimento".
Si prende un bell'argento e dice "il mondiale si sta facendo facile" (talmente facile che nella gara che aveva preparato non entra nemmeno in finale, cosa assolutamente comprensibile, data la difficoltà che normalmente un atleta incontra nel passare dal proprio stile ad un altro).
Ripeto, non sto parlando delle prestazioni, sto parlando dell'atteggiamento. E' sbruffona, prepotente e men che meno umile. Nei confronti di giornalisti (tra le altre cose non capisce mai una battuta di Elisabetta Caporale o di Tommaso Mecarozzi, ma con quest'ultimo farei fatica anch'io), delle altre atlete e nel tempo lo è stata anche nei confronti degli allenatori.
Mettetevi nei panni di un'atleta che arriva ai mondiali di Barcellona da outsider, che si è allenata come un drago nell'ultimo anno solo per preparare i 200 stile libero di questa manifestazione. Arriva, sta bene, si è allenata bene, fa anche una disceta gara, da semifinale e perchènno può anche fare un pensierino sulla finale e puf: arriva Federica Pellegrini, che si vuole solo divertire (!), spara il suo solito tempo da podio mondiale e le ruba il posto, facendola finire nona. Prima esclusa dalla finale.
Ora, fermo restando il fatto che chi va più forte deve vincere, che sia per scherzo o che sia questione di vita o di morte, rimane però il modo che si ha nell'esternare la propria esperienza.
Federica, dicendo "lo faccio solo per divertimento" e "questo mondiale si sta facendo facile" è passata come la cattiva dei film da adolescenti che strizza l'occhio alle telecamere quando vede passare la rivale sfigata che si è allenata come Piccolo di Dragon Ball e che spesso è orfana e povera.
E' chiaro, negli annali rimane il suo secondo posto, ma molti si ricorderanno che "quella volta arrivò ai mondiali senza essersi allenata e pensa, arrivò seconda!". Magari gli scherzetti della memoria ci faranno dire anche "ma poi, ti ricordi che classe? che umiltà!". Ecco, classe proprio no! Brava, quanto vi pare, ma non è un'atleta con classe fuori dall'acqua (e qualcuno fatica anche ad attribuirgliela quando nuota).
Rimane comunque degna di nota la dedica alle vittime della tragedia in Irpinia all'arrivo della semifinale.
Sicuramente sarà un'impressione mia e probabilmente sarò l'unico a cui avrà dato fastidio un atteggiamento di questo tipo, ma per quanto la ritenga un'atleta eccezionale dato l'attuale contesto italiano e internazionale, Federica quando apre bocca mi rimane sullo stomaco (e da notare che non ho parlato di tutto il gossip legato al personaggio).
Sarà forse che da ex nuotatore senza troppo talento, ho sempre avuto un po' di antipatia verso coloro che forti del loro di talento riuscivano ad andar bene in ogni occasione, anche senza una ciclo di allenamento utile, mentre io annaspavo una volta no e dieci sì.
Beh, se fosse per questo cara Federica non c'è niente di personale, ma ti garantisco che non sono l'unico a cui non vai a genio (dirai giustamente te "cazzo me frega").
Per il resto in bocca al lupo. Spero tu vinca ancora molto e con classe.
Buon compleanno!
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