Si può vivere come se non ci
fosse mai stato ieri?
No. Si può vivere come se non ci
fosse un domani, certo. Oppure vivere come se ci fosse solo il domani. Ma non
si può e non si deve vivere senza fare i conti con ieri. Ieri ci permette
l’adattamento, ci ha permesso nel lungo tempo un evoluzione e ogni giorno ci
permette l’apprendimento. Ieri è dentro di noi, nell’ippocampo precisamente,
perché ieri è memoria. Ovviamente con ieri si intende anche l’altro ieri e
l’altro ieri ancora e così via fino ad arrivare al momento in cui ieri non
c’era, c’era un oggi e un domani.
Alcuni giovani di fronte
all’espressione “ieri e oggi” storcono la bocca, altri invece, i nostalgici, si
accendono e mostrano i loro vari espedienti con i quali tentano di far tornare
il loro ieri preferito, con l’abbigliamento, la musica, il linguaggio e
soprattutto con il pensiero, perché si è nostalgici prima di tutto di un’idea.
Per alcuni le cose più belle sono
quelle che si tramandano dall’oggi al domani, quindi da ieri a oggi, perché
sono quelle che Darwin definirebbe vincenti, capaci di adattarsi all’ambiente. Ma
è anche vero che non tutte le cose hanno la capacità di cambiare nel tempo, e
dunque com’è che si tramandano? La risposta sta nella domanda, qualcuno le
tramanda. Quindi non sono le cose ad adattarsi all’ambiente, ma è l’uomo che si
adatta alla cosa. Gli usi e costumi insomma, la lingua, la religione e tutto
ciò che un popolo si porta dietro, non a caso si dice bagaglio culturale.
Le nostre energie sono sempre
dirette all’oggi e al domani, come in un tentativo di scappare da ieri;
mettiamoci nell’ordine di idee che scappare è inutile per due motivi: il primo
è che ieri ci è amico, il secondo è che ieri ha già vinto!
Verissimo, l'uomo si adatta alle cose!
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