NOTTE TRA IL 1° E IL 2 LUGLIO 2014
È strana la sensazione di quando scrivi con le mani umide da lavandaio. Tremano i polsi di una situazione risolta che ha il tanfo dell'emergenza superata. Le stesse braccia hanno il sapore del sudore e i fremiti di una notte stanca ma senza riposo.
È stata una giornata molto positiva, sono riuscito a rintracciare appunti che mi erano necessari allo studio, avviato le procedure per un tirocinio in dipartimento, ho risolto in modo un po' onirico un algoritmo di calcolo, siamo riusciti a implementarlo al meglio delle nostre possibilità. Una piccola gioia che d'un tratto ti fa dimenticare di essere in un mondo di sfruttati e sfruttatori e se c'è qualcuno che sta peggio di te irrimediabilmente una parte di responsabilità pure ce l'hai...
Poi ti trovi quell'incidente che non ti aspetti e che ti invita a superare un brutto vizio. La lavatrice è simbolo dall'emancipazione dei costrutti domestici, ma...
Sembrano MORTI quei panni oltre l'oblò.
CAPI NERI che hanno trascorso rinchiusi una giornata spenta.
Una GRIGIA MELMA LACUSTRE permea i panni che galleggiano...
Qualcosa è andato storto. Avevo acceso la macchina stamane e ora la trovo. Allagata.
--- Guarda, preferisco un lupo di stenti che un cane alle catene. Non prendo un centesimo dai miei e sai che litigate quando insistono a darti qualcosa. L'emancipazione è una sensazione che non ha eguali, che se non vuoi comprometterla faresti bene a stare lontana dal dono che non ti manca. Guarda, preferisco al cane alle catene il lupo di stenti. ---
Ho preso la peste di vesti e l'ho versata nella bacinella.
Ho travasato in un'altra il lagno della macchina con un bicchiere che non viene usato da anni, se non per quelle cose che solo a pensarci mi sale lo sputo.
All'inizio ne riempio fino all'orlo, poi pian piano mal riesco a colmare questo bicchiere, e pure pescare in orizzontale dopo un po' già non aiuta, ma nemmeno girare la ruota e cadere l'acqua nel crogiolo improvvisato mi appaga.
È quella situazione in cui hai fatto il tuo novanta percento ma spendi il novanta percento del tempo per concludere il dieci percento che ti rimane.
--- Voglio andare all'estero. - Ma hai già visto se in Italia qualcosa ti soddisfa? - So già che non mi soddisfa, è una presunzione necessaria nel mio settore. ---
Non è ancora finita.
Lo spettacolo pietoso dell'avvitamento degli indumenti per estrarre quanta più acqua putrida mi fa pensare che sarà improbabile averli asciutti e lindi per i prossimi giorni. Il brodo schiumoso in cui erano immersi mi nausea ancora le mani.
Dai calzini patologicamente spaiati alle mutande con le scritte ovvie (“UOMO”, qualora disgraziatamente me ne dimenticassi), dai tipici pantaloni invernali anti-zanzare a quella camicia - a cui tagliai il collo che stinse - che prima d'ora non avevo visto così bordò, così sangue rappreso.
Pressa.
Arrotola.
Stringi e stendi.
Beve la vasca un fiume oscuro.
--- Hai sentito la roba da pazzi? Aumentano i costi dei corsi di lingua, come se non costassero così tanto... da pensare di azzerarli. Questo presidente Segreto (si chiama così, non posso farci niente) ha intercettato tutti i soggetti decisionali e li ha piegati ai suoi progetti. Sappiamo di una telefonata sottobanco al rampollo del PD sardo che siede in consiglio di amministrazione, anche lui si spenderà a favore dell'operazione. ---
Forse è meglio che prenda il mozzo e secchi questo lago in pavimento. Più tardi altrimenti chi si alza per la colazione avrà i piedi tutti mezzi.
--- Lo stesso mi disse, dalla piena della sua magniloquenza, che non c'era bisogno di rimborsare a chi ha zero quelle tasse che ingiustamente paga (pure se vivi di stenti i centoni li cacci) e che se non puoi pagare c'è la borsa di studio.
Già, la borsa di studio...
Non è bastato ricordargli che pure chi ce l'ha vive di privazioni e arranca ogni fine mese per campare e ogni fine anno per racimolare ossessivamente i crediti previsti. Come se qualche esame in più o qualche esame in meno fa di te più o meno “meritevole” o più o meno degno di proseguire gli studi senza essere spedito a calci fuori di qui. Secondo il rampollo del PD che siede in consiglio di amministrazione quei trecentocinquanta euro di tasse te li meriti tutti.
Tanto più i cani sono abituati al guinzaglio, tanto più ringhiano contro lupi indifesi. La lotta di classe la stanno vincendo loro, sarebbe l'ora di svegliarsi. ---
È l'alba. La saliva suggerisce il vomito e le dita rugose un sole. Meglio che indossi una maglietta bianca.
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