Sarà pure la classica americanata, il tipico film con Adam Sandler, aggiungi un contorno di ACDC e il football, giust'appunto, americano. Sarà pure tutto questo, ma "L'altra sporca ultima meta"("The longest yard", Segal 2005) è il classico film della domenica pomeriggio che tutta la famiglia si guarda con gusto e per famiglia si può anche intendere il buon vecchio coinquilinaggio e per gusto si può anche intendere la più ovvia, ma godereccia, lotta al potere. Potere violento e razzista nel nostro caso, dei secondini impegnati a giocare contro la squadra dei detenuti capitanata da un ex giocatore di football americano, Adam Sandler appunto. La morale è "vale davvero la pena oltraggiare l'autorità senza tener conto delle conseguenze?". Una gamba rotta guarisce, una sconfitta dei Mean Machine è per sempre.
Ovviamente i secondini perdono e i galeotti vincono, i tifosi alla fine tengono per i ladri e gli assassini e il capitano della squadra dei "buoni" alla fine fa i complimenti al capitano dei "cattivi". Banale certo, spicciola e poco articolata come storia, ma merita una riflessione: la sfacciataggine e lo scherno che mettono al tappeto il sistema giudiziario. Poi beh, personaggi geniali (nel cast anche il rapper Nelly) e dialoghi tipicamente americanizzati con il fottuto che la fa da padrone. Il tutto si racchiude nella scena finale, dove due giocatori detenuti rovesciano un secchio di Gatorade sul direttore del carcere:
"Una settimana di isolamento!"
"ECCHISENEFREGA"
Guardatevelo!
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